Questo apparato permette di misurare la differenza di tensione che si stabilisce fra un anodo e un fotocatodo (presumibilmente metallico ricoperto con un ossido che ne abbassa il potenziale di estrazione) esposto a luce visibile o ultravioletta. La luce viene prodotta da una potente lampada a mercurio, la cui luce viene analizzata da un reticolo di diffrazione e inviata al fotocatodo. La misura della tensione è direttamente proporzionale all'energia cinetica con cui gli elettroni lasciano il fotocatodo. Si verifica che la pendenza della retta energia-frequenza è uguale alla costante di Plank.
L'apparato è corredato da una serie di filtri, alcuni dei quali sono indispensabili per il suo funzionmento:
filtri colorati, che selezionano la banda di lunghezza d'onda da inviare al fotocatodo. Sono indispensabili, perché il reticolo, oltre a mandare al fotocatodo il primo ordine dello spettro visibile, inviano anche una debole componente del secondo ordine dello spettro ultravioletto, sufficiente a sovrapporsi in modo sensibile alla componente visibile.
Filtri grigi: sono molto utili per verificare che radiazioni di intensità diversa, ma con la stessa frequenza, producono la medesima differenza di potenziale. E' anche possibile verificare che la ddp di equilibrio viene raggiunta asintoticamente con una legge esponenziale la cui costante di tempo dipende dall'intensità.
PASCO AP9368 (AP9370)
Armadio L2, ripiano 2
<esperimenti>